«Avevo un miliardo di dollari, l’ho usato per dare ai giovani un’istruzione cattolica»
Dall’orfanotrofio, alla ricchezza più sfacciata, fino alla vendita di tutti i suoi beni per il regno di Dio. In questi pochi passaggi si potrebbe riassumere la singolare storia di Thomas Monaghan, fondatore di Domino’s Pizza, che a EWTN News InDepth, il 23 giugno, ha raccontato i suoi straordinari cambiamenti di vita culminati nella fondazione di una struttura tutta dedicata ai giovani che desiderino ricevere un’educazione cattolica “ben formata”. Tutto iniziò, ha raccontato, quando aveva 4 anni e in seguito alla morte di suo padre, sua madre lo mandò insieme ai suoi fratelli a studiare presso la “St. Joseph’s Home for Boys”, un orfanotrofio a Jackson, nel Michigan.
«L’orfanotrofio era fondamentalmente una prigione», ha detto Monaghan nella sua intervista per EWTN News In-Depth – «50 ragazzi, suore polacche, molto severe, ma anche molto sante». Ciò che lo fece accostare maggiormente all’esperienza della fede fu il compito quotidiano che gli era stato affidato in orfanotrofio: pulire la piccola cappella. Questo semplice servizio finì per avvicinarlo al Santissimo Sacramento. Come afferma lui stesso: «Mi sentivo in un posto speciale e, naturalmente, sapevo che Gesù era nel tabernacolo lassù». Dopo aver lasciato l’orfanotrofio, Monaghan si unì al Corpo dei Marines degli Stati Uniti. In seguito, mentre era alla ricerca di un lavoro, suo fratello gli diede l’idea di acquistare una pizzeria in vendita ad Ann Arbor, nel Michigan che si chiamava “Domi-Nick’s”.