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Celebrazione con S.E.R. Mons. Andrea Bellandi

Domenica 7 marzo alle ore 11 si è tenuta la celebrazione con il nostro arcivescovo. Un momento di grazia per tutta la comunità. Di seguito il saluto accalorato di don Antonio e qualche scatto della celebrazione

“Eccellenza reverendissima,

non è semplice descrivere in poche righe la storia di più cuori uniti in un’avventura: la bellissima storia di una Comunità nel Signore Gesù.

A settembre del 2015, nominato parroco di San Leonardo, ho trovato dei cuori che seppur fiaccati dalle vicissitudini di un fallito tentativo di unità pastorale, desideravano impegnarsi ancora, e così, grazie a loro, si sono costituiti i gruppi di evangelizzazione e catechesi, di servizio alla Parola e alla Liturgia, di animazione dell’Oratorio e al servizio della Carità. Purtroppo, a dicembre del 2017, gravi problemi strutturali rendevano la Chiesa insicura e la Comunità era costretta a radunarsi in un negozio di 25 mq. che avevo affittato a mie spese per le attività oratoriali.

Provati ma non piegati, mi rivolsi al Vescovo che, alla Comunità radunata che chiedeva un luogo dove riunirsi offrì San Vincenzo de Paoli, ed è così che a luglio del 2018 entrammo in questa Chiesa che ristrutturata, dopo 8 anni di chiusura, veniva riaperta al culto. Non ci siamo scoraggiati, e non siamo venuti a mani vuote, abbiamo arredato con ciò che avevamo per restituire alla Chiesa fruibilità e sacralità, ma soprattutto abbiamo portato “il cuore per Dio” consapevoli che avevamo la responsabilità di essere convincenti perché riaccendevamo un focolare spento da 8 anni: avevamo aperto la Chiesa, ora dovevamo aprire la Parrocchia di San Vincenzo de Paoli.

Abbiamo acceso il fuoco dal Cuore di ogni scintilla: l’Eucarestia celebrata e l’Eucarestia adorata. Intorno al Signore si sono riorganizzati i gruppi esistenti: lettori, cantori, liturgia, ministranti, il Rns, l’Associazione Dives in misericordia, catechisti ed educatori, l’oratorio e la Caritas interparrocchiale.

L’avvento della pandemia a febbraio 2020, ci ha certamente sorpresi e mortificati in tante iniziative che avevamo progettato; alcuni cuori sono andati via perché hanno subito la paura del contagio, altri perché il contagio l’hanno subito, mentre altri sono stati distratti da altro, ma giusto il tempo di un sole estivo e a settembre non ero solo, cuori generosi e intrepidi erano di nuovo pronti a ricominciare e, soprattutto, tanti cuori nuovi si sono aggiunti, tanto da dare vita al gruppo famiglia e al gruppo adulti e, l’adorazione del martedì e del venerdì, dalle 19.30 alle 20,30, vede la costante partecipazione dalla città e da fuori città.

Certo non ci sono solo rose e fiori, la posizione geografica della parrocchia è un ostacolo per gli incontri formativi dei giovani tanto che gli educatori del gruppo hanno cura di andarli a prendere e riaccompagnare, ma oggi i dispositivi per garantire la sicurezza Covid ce lo impediscono, mortificando generosità e sentimenti.

Poi ho dovuto capire come affrontare il catechismo rispettando i decreti, garantendo i contenuti, avendo a cuore i cuori con le loro difficoltà e desideri. Ed è così che pensando alle prime comunità è nato il Catechismo in Famiglia. Ho scoperto un tesoro prezioso, la strada maestra per restituire alle famiglie la consapevolezza e l’esercizio di una responsabilità educativa, che permette l’equilibrio dei ruoli impegnati e recupera la realtà familiare come soggetto della trasmissione della fede correttamente intesa, cioè come fondamento di ogni altra educazione, condizione di possibilità non corollario educativo. Questo permetterà di liberare l’immaginario collettivo dall’idea che la parrocchia sia una filiale scolastica e i sacramenti materie da conoscere. È veramente, il caso di dirlo, un’esperienza di povertà che si è rivelata ricchezza.

Eccellenza, come Paolo, lasciate che vi dica … non ci siamo dimenticati dei poveri. Sono orgoglioso di come la mia Comunità corrisponde alle raccolte dei beni alimentari o degli altri prodotti necessari alle famiglie che la nostra Caritas interparrocchiale San Vincenzo de Paoli segue. È bellissimo vedere in ciò che offrono, le attenzioni che manifestano per le diverse esigenze dei piccoli e dei grandi: sono movimenti del cuore.

Per finire, permettetemi un paragone calcistico, ogni squadra che si rispetti deve essere pronta a capovolgere la situazione in campo, e noi lo siamo… il tempo Covid ci ha certamente rallentato e, a motivo dei colori, anche frenato, ma non siamo caduti nella tentazione di veder il futuro in bianco e nero, abbiamo lavorato silenziosamente per realizzare un sogno: uno spazio per le attività pastorali a servizio delle famiglie perché bambini, ragazzi, papà, mamme e nonni possano stare insieme. Il terreno di 1800 mq. che la parrocchia ha ricevuto dalla Regione, con una convenzione, sarà gradualmente attrezzato come spazio polivalente grazie ad Enti e privati che ne hanno fatto propria l’urgenza.

Eccellenza, il tempo corre ed io non posso appropriarmene in modo egoista, spero di essere riuscito a mostrare il volto della mia Comunità che vuole dire la sua per il regno di Dio

Eccellenza benediteci…”

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