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Una giornata lunga una vita

Una giornata lunga una vita. Questo il titolo del primo libro di don Antonio Quaranta, sacerdote salernitano alla guida della parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli, pubblicato da Edizioni Cantagalli. Centoventi pagine di scrittura limpida e potente che raccontano del rapporto tra Dio e l’uomo attraverso le infinite vicende dell’esistenza che, pur incarnandosi nel tempo presente, portano con sé quegli inevitabili interrogativi sul senso della vita destinati a bussare da sempre e per sempre al cuore di ogni uomo e di ogni donna. L’opera è stata presentata ufficialmente alla ex Colonia San Giuseppe di Salerno giovedì 13 gennaio. A dialogare con l’autore Matteo Gallo, giornalista da anni impegnato nel settore della comunicazione integrata. Presenti, tra gli altri, Monsignor Carlo Villano, vescovo ausiliare della diocesi di Pozzuoli; don Antonio Romano, vicario episcopale per la Carità e la Giustizia; il comandante della polizia municipale di Salerno, Rosario Battipaglia; una delegazione dei vigili del fuoco che ha portato i saluti del comandante Rosa D’Eliseo. Il vescovo di Salerno, Monsignor Andrea Bellandi, impossibilitato a partecipare per impegni improrogabili, ha fatto sentire la sua vicinanza con un messaggio scritto che è stato letto in apertura dell’incontro. I proventi del libro saranno devoluti dall’autore a favore di opere di misericordia.

“L’esigenza di scrivere questo libro –spiega don Antonio Quaranta– nasce dal voler condividere la bellissima esperienza di Dio che riempie le mie giornate ed è il senso della mia vita.  Il libro vuole far emergere, attraverso le storie concrete delle persone, che Dio è inscritto dentro ogni uomo, con l’intento di aiutare a riflettere sulla vita, rendere ragione che l’uomo è la via per arrivare a Dio e del perché l’uomo ne ha cancellato le tracce”. ”Questo libro –sottolinea il sacerdote salernitano– si rivolge a tutti perché si pone le domande che, tutti, prima o poi, devono affrontare. Da dove viene il male? Perché il soffrire? Perché l’amare? Quale senso c’è in ogni nascere se c’è un dover morire? Perché l’infelicità? Dov’è Dio?  Per questo motivo ho cercato di tradurre “l’essere come quotidianità”, così che tutti possano interrogarsi, guardare in modo diverso la realtà e, forse, avvicinarsi a Dio”.  “Nelle nostre giornate  -conclude don Antonio Quaranta– si celano le scelte che determinano la vita, quell’istante che, con il suo decidersi per qualcosa o qualcuno, si irradia nelle sue conseguenze per tutta una vita. La fede è un sentimento e, ove è vissuta, permette di sperimentare nelle vicissitudini della nostra vita la Sua presenza. Dio non è una invenzione umana e la paura che attanaglia l’uomo scaturisce dall’ignoranza di Dio”.

Padre Antonio Quaranta ha conseguito nel 2013 il dottorato in Teologia presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Dal 2000 è assistente spirituale dell’associazione Dives in Misericordia, ente privato di diritto diocesano volto alla diffusione del culto della Divina Misericordia voluto da Giovanni Paolo II. Dal 2001 è esorcista e dal 2016 membro Cae della diocesi di Salerno Campagna Acerno. (cfr. dentro Salerno)

 

Una scrittura limpida, una parola potente, una testimonianza dell’amore di Dio che attraversa per intero la realtà del mondo per depositarsi nei cuori di ciascuno di noi. Felice di aver letto il libro ‘Una giornata lunga una vita’. Orgoglioso di averlo presentato ufficialmente dialogando con il suo autore, Don Antonio Quaranta, persona cara a cui voglio bene 🫂👆🌞 (giornalista Matteo Gallo)

 

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